Re degli Albanesi. Appartenente a una delle più
potenti famiglie musulmane albanesi, imparentato per linea materna col
pascià Esad di Toptani, il giovane fu educato a Costantinopoli; dopo aver
partecipato alla prima guerra mondiale al comando di un corpo di spedizione
albanese in forza all'esercito austroungarico, si mise a capo di uno dei
più importanti clan musulmani albanesi, iniziando (1920) la propria
scalata al potere del piccolo Stato, in contrapposizione alla potente famiglia
Toptani. Delegato al Congresso nazionale, nel 1921 divenne ministro dell'Interno
e l'anno seguente presidente del Consiglio, governando con metodi autoritari e
affidandosi al sostegno dei gruppi feudali più conservatori. Contrastato
dal movimento nazionalista e dal Partito democratico, nel giugno 1924 venne
travolto da una rivolta capeggiata dal vescovo di Durazzo, Fan Noli. Rifugiatosi
temporaneamente in Inghilterra, in pochi mesi
Z.
organizzò
una spedizione con il sostegno del Governo jugoslavo, e nel dicembre successivo
riassunse il potere. Proclamata la Repubblica, ne divenne presidente nel gennaio
1925, soffocando ogni opposizione; nell'agosto del 1928 indusse l'Assemblea a
modificare la Costituzione, istituendo un regime monarchico e assumendo il
titolo di re degli Albanesi. Nel frattempo la firma di un trattato di alleanza
ventennale con l'Italia (1927) pose il Paese sotto il protettorato italiano.
Re-fantoccio, rimase sul trono sino all'aprile del 1939, quando l'occupazione
militare fascista concluse il vassallaggio di
Z., costringendolo a
rifugiarsi all'estero (Bargajet 1895 - Suresnes, Parigi 1961).